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LA COMMEDIA DELL'ARTE

CENTRO DI RICERCA E STUDIO

diretto da CRISTINA COLTELLI

Il 25 febbraio 1545 nasce, legalmente costituita con atto notarile, la prima compagnia di comici di professione al mondo; è questa dunque la data che costituisce l’atto di nascita simbolico della Commedia dell’Arte, che si propagherà nelle piazze, nelle corti e nei teatri di tutta Europa per ben 3 secoli e che segnerà lo sviluppo del teatro moderno fino ai giorni nostri. Dal suo grande calderone hanno attinto i più grandi drammaturghi conosciuti, come Shakespeare, Molière e Goldoni; diretti discendenti delle tecniche di Commedia dell’Arte sono illustri personaggi come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Totò, Dario Fo e più in generale tutte quelle correnti, discipline, forme artistiche tipiche del 900: l’avanspettacolo, i clown, l’Assurdo, la commedia all’italiana e persino i cartoni animati. Ma chi erano i comici dell’Arte? E come riuscirono a codificare una maestranza tanto perfetta e universale?

L’Antenato Occulto: Arlecchino

Parlare di antenati in Europa e in Italia è faccenda spinosa e controversa. Soprattutto perché, da un certo momento in poi, la cultura occidentale si è sviluppata per esclusione e negazione, a volte reinterpretando, a volte cancellando quasi completamente dei legami atavici collettivi. Una delle vittime illustri di questo processo di negazione è proprio Arlecchino e il suo essere custode di un Carnevale che non esiste più: un affascinante mistero antropologico in cui Arlecchino, demone meridiano, tramite fra vivi e morti, demonio o forza sacra e positiva della natura, ha un ruolo fondamentale. Gli intellettuali italiani lo hanno praticamente esiliato dalle scene, eppure Arlecchino resta il personaggio teatrale più famoso e amato al mondo al pari di Amleto e così viene trattato all’estero.

Il personaggio di Arlecchino è sinonimo di alta tradizione teatrale Italiana in tutto il mondo. I suoi interpreti viventi più illustri sono Ferruccio Soleri ed Enrico Bonavera, il primo, soprattutto, è diventato una sorta di sciamano della Maschera grazie al Servitore di due Padroni di Strehler. Cristina Coltelli, che di Bonavera è stata allieva, si confronta per la prima volta con il personaggio nel 1997, affrontando a muso duro il problema della credibilità di un Arlecchino interpretato da una donna. Oggi, Cristina Coltelli è uno degli Arlecchini più noti e riconoscibili nel settore, in Italia e all'estero, grazie anche alla sua interpretazione di un Arlecchino Archetipo e demone meridiano che non si allontana mai dal reale gioco del teatro e della vita.

BIOGRAFIA CRISTINA COLTELLI
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Cristina Coltelli è nata a Palermo. Nel ’97 si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna (dir. A. Galante Garrone), contemporaneamente inizia gli studi sulla Commedia dell’Arte e il teatro popolare con la compagnia Attori e Cantori di Pordenone e Ariane Mnouchkine a Parigi; sempre nel 1997 debutta nei panni di Arlecchino con la commedia “Le 99 fatiche di Arlecchino”, di cui è anche autrice e regista. Nel ’96 la troviamo a fianco di Andrea Jonasson, Paola Quattrini, Ugo Pagliai e Paola Gassman nel ruolo di Francesca da Rimini in "Inferno", per la regia di Lorenzo Salveti. Lavora con lo stabile di Parma sotto la guida di Walter le Moli col quale interpreta la balia in “Romeo e Giulietta" e sotto la guida di Gigi Dell’Aglio che la dirige ne “L’angelo sterminatore" di Buñuel. Nell’estate del 2000 è a Londra presso la Royal Academy of Dramatic Art. 

Attrice, autrice, cantante e insegnante, si divide tra prosa, teatro fisico e musica, interpreta il ruolo di Edith Piaf nel recital musicale "Rue Pigalle" accompagnata dal Maestro F. Milani e fonda nel 2006 l’Associazione HERLAKING, dedicandosi alla pedagogia, agli scambi internazionali e alla produzione di spettacoli con particolare attenzione al Teatro Maschera e alla divulgazione della Commedia dell’Arte classica e sperimentale. Ha tenuto corsi e seminari di Commedia dell’Arte e uso della maschera in Italia e in Europa presso il Trinity College in Irlanda, Laghborough (Inghilterra), e la Commedia School di Copenhagen iniziando una collaborazione stabile con la Masquerade Studio (Berlino/Copenhagen) che la porta  in Spagna, Giappone e Israele, ospite degli Istituti di Cultura Italiana

Dal 2008 torna nella sua città e diventa il punto di riferimento per il Teatro Maschera nel sud Italia, insegnando e portando i suoi spettacoli nei principali teatri di Palermo, tra cui il Libero - Stabile di Innovazione della Sicilia, e Il Teatro Biondo – Stabile di Palermo. La Coltelli è stata inoltre membro del SAT, associazione internazionale che raccoglie i Maestri di Commedia dell'Arte nel mondo, e nel febbraio 2013 ne è stata anche PR ad honorem, a seguito della collaborazione con i Maestri Soleri e Bonavera in occasione della IV Giornata Mondiale della Commedia dell'Arte.

Tra i suoi ultimi impegni le riprese del documentario “Attraversando il Bardo”, per la regia del Maestro Franco Battiato (uscita nel 2014) e la tournée giapponese dello spettacolo ZAN – NO di Massimo Macchiavelli, con la Fraternal Compagnia di Bologna, che ha toccato le città di Osaka, Sakai, Yamagata; il tour in Catalogna con “Le 99 Fatiche di Arlecchino” (2015/16) e l’ultima tournée in Israele, ospite dell’Istituto di Cultura Italiana, con “L’Arlecchino Occulto” (2018). Nel 2020/21 è Direttore artistico dell'evento internazionale "The Comedy of the Plague", prodotto dalla Scapino Group Company e dall'Istituto di Cultura Italiana di Tel Aviv.

PROSSIMI EVENTI

IL RACCONTO MUTO: la Maschera Larvale. Laboratorio con Cristina Coltelli
Workshop
19-12-2024 09:30 - 22-12-2024 14:30
170 euro; ridotto 80 euro
CORSO DI FORMAZIONE PER ATTORI
IL RACCONTO MUTO: la Maschera Larvale
 
Docente: Cristina Coltelli

Il corso si propone di trasmettere agli allievi gli strumenti fondamentali del mestiere dell’attore, seguendo una pedagogia rigorosa che tiene sempre il performer al centro del processo creativo.
Attraverso lo studio della fisicità e del concetto di pre-espressività, gli allievi impareranno comericonoscere e creare un personaggio e “usarlo” nella giusta condizione scenica a partire dalle linee guida imposte dalla maschera, intesa come strumento di linguaggio. Lo studio e la pratica delle tecniche di improvvisazione riveleranno alcune leggi fondamentali della composizione scenica dando la possibilità al performer di creare una scena nel momento esatto in cui avviene, unendo ed esercitando intuizione/attenzione del singolo attore insieme ad una rigorosa forma compositiva.
La “forma” sarà in questo caso imposta dalla Maschera Larvale, prezioso strumento legato a tutta la pedagogia del teatro maschera e alla messa in scena dell’Assurdo.

QUANDO: dal 19 al 22 dicembre dalle 9:30 alle 14:30
COSTI: Intero: 170 euro. Under25: 80 euro (sconto NON cumulabile con l'early bird).
Info: 329 0698188